SVILUPPO DIGITALE E TECNOLOGICO DEL PAESE OBIETTIVO INELUDIBILE
Il ruolo dell’ICT al centro della nuova politica industriale dei governi.
Roma, 15 novembre 2019 – Intelligenza artificiale, Internet of Things, big data, cloud computing, 5G, cybersecurity, sono tecnologie interdipendenti che costituiscono il campo sul quale gli stati si confrontano per la leadership tecnologica della rivoluzione digitale e industriale degli anni a venire. Politiche capaci di governare questa rivoluzione, senza subire ingerenze, saranno decisive per il nostro paese ed è sulle reti di telecomunicazione che si gioca la prima e principale partita.
Per fornire ai consumatori e al nostro tessuto produttivo servizi sempre più innovativi ed economici è fondamentale mantenere e rafforzare la più ampia concorrenza, sia a livello infrastrutturale, sia nel mercato dei servizi. Da un lato, deve essere favorita la condivisione tra più operatori delle infrastrutture fisiche; dall’altro, soprattutto nelle aree dove non sia possibile il pluralismo infrastrutturale, deve essere supportato lo sviluppo di reti non verticalmente integrate, rigidamente wholesale only.
La definizione di politiche di lungo periodo a tutela dello sviluppo digitale della nazione non può prescindere dal contributo dei tanti operatori italiani, a forte radicamento territoriale e vocazione di investimento, che da due decenni sono in prima linea nel contrasto al digital divide. La salvaguardia e la valorizzazione del relativo capitale umano e tecnologico è infatti condizione imprescindibile per non subire le strategie digitali altrui e disastrose colonizzazioni digitali.