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Perugia, banda ultralarga: 50 mila unità cablate nel 2016. Incognita su aree a fallimento di mercato

Enel sfrutterà all’incirca 30 chilometri di rete posata da Umbria Digitale per portare la banda ultralarga nel territorio comunale. A dirlo, mercoledì in Prima commissione, l’amministratore unico di Umbria digitale Stefano Bigaroni ascoltato in audizione insieme all’assessore Francesco Calabrese. Un appuntamento al quale avrebbe dovuto prendere parte, oltre alla Regione, una delegazione di Enel; troppo poco però il preavviso dato e così i dirigenti del colosso energetico arriveranno presumibilmente la prossima settimana. Bigaroni ha ricordato come nel corso degli anni siano stati realizzati 600 chilometri di fibra ottica che consentono collegamenti tra le varie strutture pubbliche della regione (enti, ospedali e così via), con particolare attenzione alle aree a fallimento di mercato (ossia quelle classificate C e D).

L’operazione «L’operazione di Enel – ha assicurato – porterà un miglioramento dei servizi e un abbattimento dei costi. Per Perugia il piano è un risultato importantissimo e un investimento sicuro, dato che nei prossimi decenni non ci sarà una tecnologia più veloce». Trovare un’infrastruttura già pronta è stato uno degli elementi, secondo Bigaroni, che ha portato alla scelta di Perugia come una delle 5 città pilota: «Ricordiamo – ha detto – che scavare e posare un metro di fibra costa 70 euro». Posarla e basta invece abbatte radicalmente l’esborso: «Il valore per le aziende – ha proseguito – è trovare un’infrastruttura pronta dove passare i cavi».

BANDA ULTRALARGA, SI PARTE DA PERUGIA: IL PIANO

Si parte a maggio Calabrese nel suo intervento ha confermato che il progetto Enel partirà da Fontivegge a maggio. Il successivo primo stralcio dei lavori (pari a 50 mila unità immobiliari e 400 chilometri di rete) sarà destinato alla cosiddetta parte «compatta» della città da Ferro di Cavallo al centro storico, con presumibile conclusione entro il 2016. E gli altri? Qui lo scenario si fa più complicato. Da servire rimarrebbe circa il 20 per cento del territorio e, sotto questo aspetto, al Comune piacerebbe che venisse abbandonata la classificazione per Comune e che si distinguesse tra aree diverse all’interno dello stesso territorio.

VARATO IL REGOLAMENTO COMUNALE

Aree C e D Quel 20 per cento da servire infatti è tra le zone a fallimento di mercato ed essere riconosciute come tali permetterebbe al Comune di intercettare le risorse pubbliche per portare l’infrastruttura. Se così non fosse Calabrese ha auspicato un progetto comune tra palazzo dei Priori, Regione e Umbria Digitale: «L’obbiettivo di portare 30 mega a tutti – ha detto – ce lo dobbiamo porre e dobbiamo lavorare tutti insieme con uno spirito comunitario». Un obiettivo da centrare entro il 2017. Di banda ultralarga si è parlato a Roma anche all’assemblea dell’Aiip, l’Associazione italiana degli internet provider: «Open fiber – ha detto Enrico Valigi di Enel – non intende entrare in competizione con gli operatori internet ma piuttosto stringere accordi. Noi abbiamo scelto un modello wholesale e non entreremo mai in competizione con gli operatori retail. Faremo una rete da mettere a disposizione e cercheremo di intavolare accordi con tutti gli operatori che operano sul mercato (Wind e Vodafone hanno già firmato un preaccordo e anche Tiscali potrebbe essere interessata, ndr). Cercheremo di avere da voi dell’Associazione informazioni sulle infrastrutture che già avete suo territorio. Se esistono reti giaà fatte noi siamo assolutamente disponibili a fare accordi quadro con gli operatori che gestiscono queste reti».

Il caso Centralcom Tornando all’audizione, Calabrese e Bigaroni hanno ricostruito le settimane di tensione intorno al caso Centralcom, che ha portato l’assessore ha presentare le dimissioni. «Chiedevo solo – ha ricordato – di poter concertare in sede politica la progettualità regionale con quella comunale. Il recesso era collegato a ciò». «La discussione – ricorda Bigaroni – era più politica che tecnica, e verteva sull’impiego delle risorse. Prima dell’arrivo di Enel ponevo una questione, cioè che non si sarebbero potuti spendere tra i 40 e i 60 milioni di euro solo per Perugia». Bigaroni ha spiegato anche che il 26 aprile verrà accesa la fibra ottica in tutte le aree servite da Umbria Digitale, mentre a breve verrà lanciato un bando per l’abbattimento del digital divide in 20 aree industriali della regione.

 

di Dan. Bo.