NASCE CONFINDUSTRIA DIGITALE
NASCE CONFINDUSTRIA DIGITALE
Roma, 9/6/2011 E stata costituita oggi a Roma Confindustria Digitale, la nuova Federazione di rappresentanza industriale, nata con lobiettivo di promuovere lo sviluppo delleconomia digitale, a beneficio della concorrenza e dellinnovazione del Paese. Ai quattro soci fondatori – Assotelecomunicazioni-Asstel, lassociazione della filiera delle imprese di Telecomunicazioni, Assinform in rappresentanza dellInformation Technology, Anitec che riunisce i produttori di tecnologie e servizi di Ict e Consumer Electronics, Aiip associazione degli Internet Provider – si andranno ad aggiungere nei prossimi mesi altre importanti associazioni dei settori Ict.
Guiderà la neo Federazione Stefano Parisi, presidente di Asstel, insieme ai due vice presidenti, Paolo Angelucci, a capo di Assinform e Cristiano Radaelli di Anitec, fino alla prima assemblea, prevista entro la fine dellanno, per lelezione dei nuovi organi.
La nascita di Confindustria Digitale corrisponde allesigenza di radicare in Italia un progetto-Paese di trasformazione delleconomia e della società, capace di sfruttare le grandi potenzialità delle tecnologie digitali – afferma Stefano Parisi – La creazione di un unico e forte polo di rappresentanza dell industria dellIct, in linea con quanto avviene in altri paesi europei, costituisce un passaggio necessario a valorizzare la convergenza fra le tecnologie dellinformazione e della comunicazione elettronica, enfatizzare le nuove opportunità di crescita economica, promuovere le capacità innovative che nel nostro Paese esprimono le aziende del settore Ict. Il nostro compito sarà quello di contribuire alla creazione delle condizioni migliori per favorire gli investimenti e realizzare anche in Italia gli obiettivi dellAgenda Digitale, promovendo luso di internet e lo sviluppo dei servizi digitali sia nel settore privato che nel settore pubblico.
Confindustria Digitale, a cui fanno capo imprese per un totale di oltre 250.000 addetti che realizzano un fatturato annuo di oltre 70 miliardi di euro, si inserisce nel sistema confederale con modalità innovative: struttura e direzione snelle, vertici limitati a presidenza, consiglio direttivo e assemblea; mandato presidenziale di soli due anni non rinnovabile e rotazione della presidenza tra i diversi settori rappresentati; rappresentanza diretta in Confindustria delle grandi associazioni della Federazione.