IPRED2: I Provider Italiani applaudono la decisione del Parlamento Europeo
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
AIIP e AssoProvider esprimono soddisfazione
per IPRED2 approvata dal Parlamento Europeo
AIIP: “Puntiamo a far conoscere agli utenti
le sanzioni amministrative previste dalla legge”
Assoprovider: “Bene Zingaretti, ora l’Italia adegui la disciplina
sul diritto d’autore”
AIIP ed AssoProvider esprimono soddisfazione per la decisione del Parlamento Europeo di accogliere gli emendamenti alla proposta di Direttiva IPRED2 presentati dal relatore Nicola Zingaretti. In questo modo è stato possibile evitare sanzioni penali a carico dei privati che si scambino (a fini personali e non di lucro) file contenenti opere protette dal copyright, evitando al tempo che essi stessi potessero essere equiparati ai contraffattori o ai pirati che fanno parte di organizzazioni criminali.
“Siamo molto soddisfatti di questa decisione del Parlamento europeo. Tutti i Provider italiani, infatti, non possono che condividere le preoccupazioni espresse dai titolari dei diritti di proprietà individuale circa il volume delle violazioni operate dai privati su Internet. Ma al tempo stesso, come già l’esperienza italiana ci ha insegnato, l’introduzione di sanzioni penali a carico degli utenti di Internet non è una soluzione efficace” – ha dichiarato Paolo Nuti, vicepresidente e responsabile dei gruppi di lavoro “proprietà intellettuale” e “Internet e minori” di AIIP che prosegue – “Occorre al contrario promuovere al massimo l’informazione circa le sanzioni amministrative previste dalla legge in caso di scambio non autorizzato di questi materiali e sollecitare con i mezzi opportuni, il senso di responsabilità degli utenti”.
Gli fa eco Matteo Fici, Presidente di Assoprovider che ha dichiarato: “Ringraziamo Zingaretti per il suo intervento, ma tutto questo ci da ora l’impulso per promuovere una revisione della legge italiana sul diritto di autore, per accogliere nel nostro ordinamento, le indicazioni fornite del Parlamento Europeo. Le sanzioni penali a carico di chi scambia file in rete introdotte dal cosiddetto “decreto Urbani” debbono essere rimosse – aggiunge Fici. Contestualmente, nell’interesse degli stessi artisti, occorre promuovere modelli di fruizione adeguati all’era digitale.”
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Info: Dario Denni
329-3172755