AIIP prova a delineare il futuro del settore telco, tra minacce alla sicurezza nazionale ed evoluzione del mercato interno
Il messaggio lanciato dall’Associazione in occasione del convegno annuale a Roma; il presidente Zorzoni: “Gli operatori continueranno ad investire nella digitalizzazione del Paese, Tim sarà con loro?”
Milano, 06/06/2024
Ha confermato le altissime aspettive il Convegno annuale di Aiip “Futuro delle telecomunicazioni: operatori di mercato e agenda europea”, che si è svolto questa mattina a palazzo Wedekind, accanto a Palazzo Chigi, a Roma.
Una articolata sequenza di interventi ha favorito un confronto schietto sui temi più caldi per gli operatori delle telecomunicazioni, grazie alla presenza di ospiti illustri, a partire dal presidente di Infratel Italia (società in house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) Alfredo Maria Becchetti.
“Alla vigilia del trentesimo anniversario di AIIP, abbiamo voluto concentrare il dibattito e l’attenzione su due temi centrali, lo stato dell’arte delle reti di accesso in fibra ottica e il mercato del cloud – spiega il presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider Giovanni Zorzoni – In un contesto di fermento del settore con l’operazione di split di Tim, è evidente che oggi gli operatori (sia quelli che si occupano di infrastrutture civili e business, sia quelli impegnati ad integrare reti di terzi come Fastweb e Openfiber presenti all’evento) esprimono una forte emancipazione ed un contenuto tecnologico sufficiente per fare davvero la rivoluzione digitale del Paese. La nuova Tim divisa vorrà contribuire a questo processo di trasformazione digitale competitiva, sempre più focalizzata a migliorare servizi e creare valore? O gli operatori di mercato, cresciuti e irrobustiti dopo trent’anni di liberalizzazione del settore, proseguiranno da soli su questa strada?”.
Spazio poi allo scottante tema del cloud: “oggi ci dobbiamo interfacciare con una forte e concreta minaccia, ossia la continua spinta, da parte di alcuni grandi operatori del mercato OTT, a raccogliere, indirizzare e oscurare il traffico dati e renderlo inaccessibile. Questo pone un grosso problema in termini di sicurezza, sottraendo potenzialmente ingenti quantità di dati dalla visibilità dei soggetti deputati al loro controllo. Ciò ripropone il tema, cruciale sia per l’Italia che per l’intera Europa, della sovranità dei dati e delle riappropriazione delle tecnologie” aggiunge il Vicepresidente Giuliano Peritore.
Nel secondo panel dedicato alla cybersicurezza si è posta l’attenzione sulle modifiche agli standard di internet che questi grandi cloud provider extraeuropei stanno tentando di introdurre, in maniera progressiva, così estendendo il loro controllo sull’intera catena dei dati, dai client ai sistemi operativi mobili da un lato, dei fissi dall’altro, nonché del traffico dati lato server.
Accolto da applausi l’intervento del presidente di Infratel Italia, di cui Zorzoni ha riconosciuto il merito di essere “l’unico vero operatore ‘wholesale only’ neutrale perché affitta le fibre spente non erogando servizi trasmissivi, e che ha fatto tanto per il settore grazie ai voucher dedicati alle imprese che sono stati di grande stimolo nel 2022 e nel 2023, e che si è impegnato ad introdurre i voucher per le famiglie”.
“Siamo partiti da una situazione inaccettabile che vedeva l’Italia in fondo alle classifiche europee per penetrazione della fibra – ha dichiarato Becchetti – oggi siamo risaliti alla metà, ma non è ancora sufficiente per il cliente residenziale e ancora di più per l’utenza business, per l’economia italiana intera. E’ indispensabile un coordinamento tra le iniziative finanziate totalmente o parzialmente da fondi pubblici, e quelle dai tanti fondi privati, per evitare da un lato la sovrapposizione di interventi nelle stesse aree, e, dall’altro, che alcune zone non vengano minimamente coperte. Questo per incoraggiare interventi privati che non devono essere messi in competizione con investimenti pubblici”.
Al primo panel dedicato al futuro delle TLC hanno partecipato, oltre a Zorzoni, Francesco Nonno (Direttore Regolamentazione Open Fiber), Fabrizio Casati (Chief Wholesale Officer Fastweb), Renzo Ravaglia (AD Fibreconnect), Gilberto Di Maccio (AD Ehiweb). Nella seconda tavola rotonda sulla cybersicurezza, sono intervenuti il Vicepresidente Peritore, Leandro Aglieri (Presidente Cloud4Defence), Roberto Caramia (Capo Divisione CSIRT Italia di ACN), Roberto Loro (CTO Dedagroup), Andrea Margheri (Servizio Programmi industriali di ACN).